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La vita claustrale è un soggetto troppo ghiotto per cinema e letteratura per lasciarselo sfuggire. Chi infatti non si è mai divertito (o scandalizzato) a leggere o a guardare scene di questo strano mondo così diverso dalla realtà comune? Purtroppo stereotipi triti e rifritti hanno spesso più successo di una riflessione seria sulla complessità e spesso dolorosa drammaticità che segnano il cammino delle claustrazioni: fino a che punto i ragazzini che entrano nei seminari dopo la scuola elementare avvertono la libertà di scelta o non sono psicologicamente coartati nelle loro decisioni successive? Il voto di castità, pronunciato da chi non ha mai avuto la possibilità concreta di esperienze o contatti con l'altro sesso, non può dare origine a situazioni scabrose o equivoche? E il celibato sacerdotale, alla luce di queste storie, mantiene ancora il suo valore? Ed è un valore? Tematiche inquietanti per ogni coscienza, credente e non, che sollecitano risposte di matura consapevolezza.